Ridley Noah

Ridley Noah
QUESTO E' IL MIO GIOIELLINO BELLA E POSSIBILE

martedì 11 dicembre 2012

Prestigio 2012

GRAZIE AMORE . Tante fatiche quest'anno ,  allenamenti ,  sacrifici , spese sostenute , tutto per raggiungere il sogno di una vita , la conquista del Prestigio . I tantissimi km passati a pedalare e a sudare  per cucire quel sogno sul petto e nel cuore . Finalmente oggi con l'arrivo del postino la gioia a preso il posto di tutto questo . Una grande felicita nell'aprire quella busta e trovarci lo Scudetto ed il diploma , sul quale c'era scritto il mio nome con tutte le gare sostenute , bellissima ed immensa soddisfazione . Con l'arrivo dello Scudetto che ho incollato sulla bici e che cucirò sulla maglia , il grande sogno è diventato realtà . Un ringraziamento a tutti gli organizzatori di questa straordinario circuito , sopratutto a voi di Cicloturismo , alla mia squadra i Gentlemen Trieste . Ma un particolare e immenso ringraziamento va a Barbara , il mio grandissimo Amore , che mi ha sostenuto ed accompagnato  moralmente in questa , per me , grandissima impresa , se non fosse stato per lei tutto questo non sarebbe successo






domenica 22 luglio 2012

Il mio PRIMO PRESTIGIO grande felicità


Questo è il risultato di tutta la mia avventura 





Eccomi nuovamente a raccontarvi l'ultima avventura del mio Prestigio , questa volta è stata proprio un'avventura . Dalla Sportful non pensiate sia stato fermo , qualcosa ho fatto , poco perché ho lavorato troppo , ma a sufficienza per arrivare all'appuntamento di Treviso dove mi aspettava "La Pina" . Ultimo appuntamento del mio viaggio verso quel tanto desiderato Prestigio . A differenza delle precedenti granfondo mi sono avvicinato alla gara con assoluta tranquillità , consapevole che sarebbe stata una passeggiata , sicuro di arrivare alla fine e di superare quell'ultima linea senza nessuna fatica mentale e nemmeno fisica , mi ero preparato bene , fisicamente ok . Purtroppo come al solito ero solo , arrivato al ritiro pacco gara incontro il ds che faceva "pubbliche relazioni" e si divertiva a farsi pubblicità , un saluto un in bocca al lupo e appuntamento a fine gara . Nel pacco gara era inclusa una maglia tecnica che , in memoria di Andrea Pinarello avremmo dovuto indossare in gara , così avrei fatto con vero piacere . Verso le 07,00 ero  in griglia  , pronto per l'ultima fatica con in tasca una copia gigante dello scudetto del prestigio , pronto a sfoggiarlo per le foto all'arrivo , il tempo bello , splende il sole e si preannuncia una bella giornata . La partenza ritarda un po per l'attesa di Giovanni Pinarello che voleva personalmente dare lo start . Finalmente alle 08,00 si inizia , la partenza come al solito è a tutta ma il gruppone a differenza di molte altre volte non si sgrana , si viaggia abbondantemente oltre i 40 km/h e grazie ai soliti idioti che vogliono stare avanti ma non sanno stare in bici , parecchi grovigli di bici e corpi ammaccati , tre volte dietro a me ho sentito il carbonio incazzarsi ed i proprietari urlare per il dolore o la rabbia . Alla prima salita sono arrivato con 43 di media ma ugualmente ho rischiato di mettere il piede a terra causa un ingorgo pazzesco . Il traffico e proseguito quasi fino alla divisione dei percorsi dove circa la metà ha deciso di non fare troppo fatica , inizia il Praderadego e si comincia a sudare anche se il tempo cominciava a peggiorare , nuvole preoccupanti e vento si facevano sempre più insistenti ed a circa 2 km dal GPM ha cominciato a piovere , prima piano poi sempre più forte fino a trasformarsi in grandine . Fortunatamente il ristoro era vicino ed ho potuto ripararmi ed evitare una parte della grandine che sulla pelle faceva male . Avevo la mantellina ma faceva freddo e per evitare di raffreddarmi troppo mi sono dotato di un sacco di immondizie , vuoto naturalmente , recuperato al ristoro e dopo averlo adattato , anche se la pioggia non cessava , dopo una quindicina di minuti , mi sono comunque "lanciato" in discesa dove per la prima volta non ho usato i pedali ma solamente i freni , era molto ripida ma piena di detriti , sabbia foglie ramaglie e tutte le schifezze possibili , una sofferenza enorme durata parecchi km . Finita la discesa (ma non la pioggia) un lungo tratto di pianura mi ha fatto respirare un po , trovato un buon gruppo ci siamo lanciati a tutta verso la successiva salita del monte Tomba , guidati da un asiatico ( non si capisce sono tutti uguali ) che andava forte , il gruppo andava d'accordo ci davamo il cambio ma era comunque difficile stare a ruota , con gli occhiali non si vedeva niente e senza nemmeno per la sporcizia che ti arrivava in viso , strada facendo abbiamo raccolto altri ciclisti il gruppo si faceva sempre più numeroso ed anche qui arrivati quasi all'imbocco della salita un tonfo scuote la concentrazione e urla rompono il silenzio della fatica , in rettilineo solo un imbranato poteva causare una caduta , per fortuna ero davanti a tirare e mi sono salvato anche questa volta . Inizia ed io comincio ad avere problemi con la catena , mi salta e non mi fa salire regolare , mi fermo più volte nel tentativo di sistemare il cambio ma senza risultato , spero arrivando al ristoro di trovare assistenza ma purtroppo niente , molti lamentavano problemi ma senza soluzione . In discesa con quel tempaccio pedalare era impossibile visto che tirare i freni era obbligatorio ed a fine discesa ci sarebbe stata l'assistenza . Il monte Tomba in salita non rispecchia il nome che porta ma una volta scollinato ed imboccata la discesa , un ecatombe di camere d'aria , centinaia di ciclisti intenti a ripararle o fermi a causa di cadute , mai visto una discesa con così tanti ciclisti fermi . Finalmente l'assistenza (intasata id bici da riparare) e per fortuna i bravi meccanici Pinarello sono riusciti a capire il problema , una maglia si incastrava e la faceva saltare , riparato il danno via verso la Presa 13 ma dopo pochi km chi ti incontro fermo per strada , Travo che , dopo aver cambiato per la seconda volta la camera , ripartiva perplesso . Mi sono fermato ad aspettarlo e per un po abbiamo fatto strada assieme fino a metà salita dove gli è scoppiato addirittura il copertoncino , fermi nuovamente per cercare di porvi rimedio ma niente senza soluzione se non l'assistenza che però era posta in cima al GPM . Non  potendo fare niente l'ho lasciato insieme a Bortolotti che nel frattempo ci aveva raggiunto e sono partito alla conquista del mio prestigio . Da li in poi solo pianura , nelle gambe avevo ancora parecchio visto che per forza maggiore mi sono fermato parecchie volte e solo ho cominciato a spingere , raggiungendo e portandomi dietro altri sei , ci davamo il cambio ma non tutti accettavano di darci una mano , quando toccava a me per parecchi km portavo il gruppo oltre i 43 km/h e quando mi defilavo per il cambio ricevevo i complimenti di quello dopo di me "bella gamba complimenti" e così fino sul traguardo dove mi sono defilato per farmi fotografare solo con la stampa dello scudetto del prestigio sul petto orgoglioso di aver raggiunto quel traguardo tanto desiderato negli anni . Un GRAZIE ENORME alla mia compagna Barbara per avermi supportato in questa mia avventura , un grazie anche a tutti quelli che in qualche granfondo mi ha accompagnato , grazie ai Gentlemen Trieste che mi ha accettato nel Team e grazie a Davide Zugna (Bastianella31) che mi ha lasciato il posto nel team e mi ha fatto conoscere amici ciclisti e strade molto belle dove ho potuto allenarmi per affrontare questa avventura   

lunedì 18 giugno 2012

Granfondo Sportful PER POCHI EROI FATTA e sono sei

Grande giornata di ciclismo , la Granfondo Sportful giudicata la più dura d'Europa , è realmente così . Nella mia vita ciclistica non ho mai affrontato percorsi così difficili e impegnativi e la preoccupazione di non arrivare alla fine era piuttosto alta , l'unica cosa che devi assolutamente allenare oltre che al fisico , è la testa che deve controllare la foga e la voglia di arrivare , solo la testa ti porta all'arrivo . L'anno scorso la mia più dura granfondo che ho fatto è stata la maratona delle dolomiti ed in quella occasione ho sofferto molto di più perché oltre ad avere qualche kilo di troppo rispetto a ieri non ho corso con la testa ma solo con la voglia di arrivare e dopo il l'ultima salita ero super cotto e in fondo allla discesa da LaVilla in poi sono andato avanti quasi a spinta , ieri dopo il Croce D'Aune pur avendo sofferto gli ultimi 4 km(per colpa mia) avevo ancora gambe per spingere , sulla rampa di arrivo sono salito spingendo e non ho mai avuto un crampo , ho corso con la testa ho mangiato e bevuto il giusto ed ho fatto un tempo discreto , 11 ore . Tutto inizia dalla scelta dell'alloggio , Andrea jacaz ha trovato una sistemazione bellissima sulla strada che avremmo percorso in discesa dal Passo Rolle , zona tranquillissima su di un lago artificiale , solo il posto ti rilassava mentalmente , cena ottima a costo irrisorio , gnocchetti di patate e spinaci con gorgonzola , bistecca ai ferri con patate al forno e piselli , verdura cruda a self  strudel di mele e birra da mezzo il tutto 18 € .



Piccola passeggiata nei dintorni e poi nanna , in camera con me c'era Antonio e Stefano , nell'altra Vito ed Andrea . I preparativi per la gara devono essere perfetti ma Stefano deve essere ancora più preciso visto che la sfida con Andrea è sempre aperta e quindi non si possono commettere errori    

Il letto di Stefano è quello in centro , gesù tra i due ladroni , e si può ben vedere la meticolosità . La notte passa tranquilla , sveglia alle 4,50  colazione alle 05 che ho fatto leggera per non incorrere nei problemi di Verona dove causa stomaco pieno ho fatto una gara di sofferenza e qui non è il caso . Partenza verso Feltre alle 06 e dopo i preparativi tutti in griglia , decidiamo di stare tutti assieme (solo dopo ho realizzato che era solo strategia da parte di Stefano) ma come al solito subito dopo la partenza Stefano si è avvantaggiato facendosi strada sui marciapiedi , Andrea che aveva detto che non gli interessava di fare gara si è comunque lanciato all'inseguimento del suo avversario mentre io e Vito siamo rimasti insieme insieme fino a che in discesa mi sono trovato con un muro avanti e l'ho perso di vista . Da li ho corso con la testa senza forzare al massimo ma tenendomi un piccolo margine di recupero . sul Forcella Franche nessun problema , al primo ristoro avevo deciso di non fermarmi ed ho fatto bene perché c'era una ressa pazzesca . Arriva il Duran e sono passati già 60 km ma essendomi alimentato e idratato il giusto avevo buone sensazione e lo spauracchio del cancello a Cenceniche diminuiva un po soft , salgo i 12,5 con una buona gamba , le frequenze sono alte ma non come al solito e questo mi fa ben sperare cerco di tenere una cadenza regolare e di non forzare anche se la gamba me lo permette . Arriva la Forcella Staulanza e sono appena 80 km ma le pendenze non sono dure , sono sempre 12,4 km ma costanti ed essendoci parecchi ciclisti a soffrire non sei mai solo e vederlo sul volto degli altri ti da coraggio , al ristoro in cima chiedo informazioni sul fatidico cancello e mi dicono che se sono arrivato li a quell'ora non avrei avuto problemi (12,15) . Un ora dopo sono al cancello e la soddisfazione è tanta ma purtroppo è arrivato anche il momento del Valles , doveva essere lo spauracchio della Sportful , 19,8 km di salita non li ho mai fatti ed ho già 120 km nelle game . I primi 6 km sono tranquilli con pendenze leggere , arrivo al ristoro e mi catapulto da una ragazza con una pompa in mano  per farmi bagnare i piedi , io non soffro il caldo ma i piedi dopo ore di bici mi cominciano a bruciare e quell'acqua e stata una benedizione . Chiedo informazioni sulla rimanente salita , 12km , e mi dicono che i primi 4 sono fattibili mentre i restanti 8 sono piuttosto ostici non per le pendenze impossibili ma per la costanza delle stesse . Per non perdere troppo tempo arraffo quello che trovo sul banchetto , torta al cioccolato e formaggio che come un panino ingurgito rapidamente , non era il massimo ma è andato giù . Riparto ed effettivamente i primi km non erano difficili mentre poi le pendenze si fanno costanti , sempre al 9, 10, 11% il brutto poche curve rettilinei lunghissimi che ti davano la sensazione di non arrivare più ma con calma mentale bevendo spesso in cima sono arrivato . Mi fermo al ristoro che per me è il 5° e questa volta arance e l'immancabile formaggio , l'accostamento questa volta più gradevole . Parto sperando in una discesa bella come fino a quel momento ed invece bruttissima , asfalto molto ruvido e moltissime buche asfaltate nuove ma non lisce che ti facevano sobbalzare la bici e renderla instabile dovendo frenare spesso e creandomi grossi problemi alla schiena . Per fortuna la discesa e corta , il dolore alla schiena era tanto che sono stato felice che cominciasse il Rolle . Salita corta solo 6,2 km e con pendenze discrete , dopo 146 km stavo bene ed ho fatto tutta la salita con il 22 o il 25 senza soffrire con frequenze sotto i 155 che per me è buonissimo . In cima al Rolle la felicita era parecchia , da li al traguardo mancavano circa 65 km ma 54 erano in discesa quindi morale alto e speranze di arrivare con un buon tempo erano concrete non sapendo pero che causa la mia mente ormai cotta avrei sofferto tantissimo . Mi butto in discesa ed ero solo , raggiungo uno che mi accompagna fino a fine discesa all'imbocco della statale dove incontrando anche un po di vento contro tirando io raggiungiamo altri due che ci danno una mano ad arrivare all'imbocco del Croce D'Aune , non sapevo quanto fosse lunga la salita , chiedo e mi dicono 11,3 , mi cadono la gambe ma mi assicurano che la madonna la vedrò solo gli ultimi 4 km , sollevato un po salgo , la gamba era buona ed uso il 25 ma anche il 22 . A meno quattro quando la strada comincia a salire veramente (14%) butto su la catena e proseguo ma dopo circa 2 km le gambe cominciano a farmi male e non riesco più a salire , tento di resistere per non mettere il piede a terra ma non c'è niente da fare , vedo un tornate e decido di fermarmi per riprendere fiato , appoggio la testa sul manubrio per riprendermi , mi cade lo sguardo sulla moltiplica posteriore e mi accorgo che stavo salendo con il 25 e dopo quasi 200 km e 5000 mt di dislivello salire su pendenze del 14% con quel rapporto per le mie gambe è stato deleterio , mentalmente mi ha dato un po più di coraggio , col 28 sarei arrivato fino in cima . Riparto ma la frittata ormai e fatta le gambe stentano a riprendersi mi fermo nuovamente ad una fontana , mi rinfresco con l'acqua gelida di montagna e un po mi fa bene . Raggiungo la cima e li ormai è fatta , solo comincio a scendere con tranquillità ma quando un gruppetto mi raggiunge non resisto e stringendo i denti riesco ad accodarmi ed a fare gli ultimi km insieme a loro fino a raggiungere la porta d'ingresso per il traguardo spingendo anche gli ultimi metri e tagliando il traguardo con un immensa gioia sapendo di aver fatto un'impresa che solo pochi riescono a fare (oltre 200 ritirati) Come sempre il mio primo pensiero è andato alla persona che AMO e che mi ha permesso con la sua presenza di riuscire a fare tutto questo , Barbara  

lunedì 11 giugno 2012

Finalmente Nanos

Dopo svariati tentativi di trovare la strada giusta che mi portasse sulla cima del monte più ambito dai Triestini , grazie a Travo , che mi ha dato indicazioni precise , ho conquistato anch'io quella vetta . Devo dire che , sia l'avvicinamento alla salita che la salita stessa , sono stati molto piacevoli  , da Sesana all'imbocco della salita , tutto bello , strade belle poco trafficate in mezzo alla natura e tanto silenzio , sensazioni che non provavo da un po , pedalare nel "silenzio" della natura è straordinario e rilassante . La salita poi ancora meglio , pendenze leggere e costanti senza strappi per tutti gli 8,2 km , più in alto vai e più il panorama si fa bello e piacevole . Ho fatto però un errore , mi sono fermato troppo in cima e dopo aver finito la discesa pensavo che la fatica più grossa fosse fatta ed invece imboccando la strada verso Senazece mi sono accorto che non era così . La strada saliva costantemente al 5/6% e per 10 km andava avanti così , ho fatto più fatica in quei 10 km che i primi 43 per raggiungere la vetta del Nanos , fortunatamente non avevo premura ed ho potuto pedalare con il giusto ritmo .

Primo paese dopo Sesana


Subito dopo Vrabce

Prima di Podnanos

Ed ecco la cima 

Dopo aver riempito la borraccia , si riparte

Primo tornante

Stesso posto aspettavo che una macchina si allontanasse mi rompeva il "ritmo"

E lui o non e lui , certo che e lui
Tutto è stato molto bello , pensavo fosse difficile ed invece la difficoltà era media , da rifare con più caldo e meno vento

giovedì 7 giugno 2012

Granfondo Damiano Cunego quinta prova superata "malamente"

Domenica scorsa atto quinto del Prestigio , per fortuna anche questa volta non sono solo , a Verona sono  con Stefano Travisan , anche lui in corsa per il Prestigio , il viaggio in compagnia oltre che economicamente positivo è molto rilassante e non mi costringe a parlare solo . Si parte Sabato con molta calma per arrivare a Verona nel primo pomeriggio giusto in tempo per ritirare il pacco gara , zainetto da MTB , bottiglia di vino , calze marchiate Damiano Cunego , due camere d'aria e gadget vari . Dopo il ritiro il programma prevedeva un giro negli stends , vergognoso c'erano solo 3 , Stefano aveva dimenticato le borracce a casa e ne voleva comprare due , niente , solo una termica a 25 € pazzesco . Opzione 2 bottiglie da litro di integratore salino , unica alternativa . Giro turistico per Verona e Sistemazione in albergo , preparazione delle dotazioni tecniche , divisa , integratori e bici quindi cena insieme a miei amici di Verona in un locale vicino all'hotel dove abbiamo passato una piacevole serata e mangiato molto bene .  Domenica si inizia relativamente presto , la partenza è alle 09,00 . La colazione è alle 07,00 c'è di tutto , dolci di vario tipo marmellate fresche di gusti diversi , salumi uova cereali yogurt , quindi ho pensato "bene" di riempirmi un po vista la durezza del percorso non sapendo che sarebbe stato un errore . A pancia piena e fisicamente a posto , la schiena mio tallone d'Achille non mi dava fastidio , partenza per Verona città . Avevamo tutti e due dei numeri di gara piuttosto bassi io , 691 e Stefano 957 quindi in griglia saremmo stati nella prima , arrivati sul posto con stupore notiamo il primo problema , la prima griglia dove dovevamo essere è già piena e divisa dalla seconda con solo un nastro colorato e senza nessun controllo , solo gli onesti erano rimasti al di là del nastro , pochissimi . Con i numeri che avevamo , praticamente , in coda al gruppo , che non era nemmeno così elevato solo 1635 iscritti . Ore 09,00 partenza e fortunatamente eravamo già fuori Verona su di un vialone piuttosto largo quindi nessun problema di ingorghi o lotte per superare attenzione solo per la strada bagnatissima da pioggia appena caduta abbondante , la prima salita già a 20 km e subito cronoscalata , fino a quel momento sono riuscito a rimanere con Stefano ma già le frequenze piuttosto alte mi facevano sospettare qualcosa . Inizia la corno e anche il calvario, Stefano se ne va e lo vedrò solo al traguardo che mi aspettava . Le pendenze non sono impossibili ma cominciano subito a farsi sentire non nelle gambe ma nello stomaco che non riusciva a smaltire la colazione e non mi faceva ne bere ne mangiare , solo al pensiero mi veniva da vomitare . Da li fino all'ottantesimo km salite lunghe e discese cortissime con una sola di 7 km poco pendente , molto tecnica con curve e controcurve , sede stradale stretta , bellissima . Ottanta km difficili ed alimentandosi pochissimo una sofferenza mai provata , ogni salita che scorgevo da lontano mi faceva disperare specialmente perché da sotto si vedeva dove avrei dovuto arrivare . La salita di Campofontana la più dura con pendenze spesso oltre il 10% non finiva più , la strada per più della meta era bruttissima e quando pensi di essere alla fine visto che sei arrivato al ristoro è solo un'illusione , dopo aver riempito la borraccia di acqua , l'altra era ancora piena , pensi di scendere ed invece fai la curva e ti trovi  un muro , una cosa sola ti viene in mente "cazzo ancora" stringi i denti e su fino in cima , siamo a 1200 . Finalmente si scende , pensi "ora recupero un po di forze" sperando sia lunga , macché 2 km dopo si risale , nuovamente "cazzo ancora"sono 500mt ma con la crisi che ho , interminabili . La discesa arriva e dopo quel dentaccio il miraggio è reale , 13 km di asfalto bello , strada larga e pochi tornanti dove raggiungo i 75 km/h , peccato che il sogno duri poco , solo 15 minuti circa poi nuovamente l'Helium verticale (in mezzo ai 13 km c'era un altro dente , molare questa volta) . Altra salita 11 km  paesaggisticamente bellissimi in mezzo a ciliegi colmi di frutta che in altri momenti mi avrebbero riempito il cuore e lo stomaco , ma in quel momento davanti a me tutto si faceva rosso , non solo le ciliegie , riserva piena . Mancavano ancora 50 km e 1000 mt di dislivello , da li in poi non ho più guardato in avanti ma sempre a testa bassa per non guardare dove sarei dovuto andare , sono stati i 50 km più sofferti di quest'anno , 30 in su e 20 in giù , mentre pedalavo pensavo a Feltre e mi chiedevo come avrei fatto a raggiungere il traguardo se fossi stato in quelle condizioni , solo con il carro scopa . Be comunque dopo tutta quella sofferenza sono arrivato alla discesa finale dove ho trovato anche la forza di tirare e dare una mano  altri due che stavano peggio di me , uno dei quali mi ha anche ringraziato poco prima di tagliare il traguardo . Distrutto ma felice di essere riuscito a concludere la gara ho trovato Stefano che si stava allontanando , stufo di spettarmi , aveva addirittura pensato che fossi già a fare la doccia lui che era arrivato 40 minuti prima . Ora mi preparo per Feltre sapendo che se arriverò alla fine sarà solo per intercessione divina o di vino (rosso naturalmente )
Tempi : Posiz. 532°  cat 92°  tempo 6,35 media 22,02

Cena sera prima , buonissima ma non ha servito

Questi erano avanti a noi

E questi dietro 

Qui ci chiedevamo ma dove è la prima griglia

Stefano pronto e in forma

Ridi ridi non sai quello che ti aspetta

Cunego anche lui si vede che è stanco , molto dura
In giro per Verona , prima naturalmente

Appena finita , la mia espressione da allucinato

martedì 22 maggio 2012

Quarta del Prestigio NoveColli Fantastico

Stefano stà cercando Andrea 7,30
Agostino spinge 6,08

Andrea sta' cercando Stefano 7,39


Davide sta' chiamando l'ammiraglia 8,37
Antonio ma quando finisi 10,25


Giampi cerca Tony 8,31

Io sto' cercando me 8,19

Vito a gia le palle piene di tutto quel traffico 7,57

Davide non sa dove è e ride soddisfatto 7,48
Anche la quarta tappa del Prestigio è fatta , è stata una due giorni bellissima , a parte qualche dettaglio personale , sia nel viaggio fatto in compagnia degli amici Gentlemen che nella gara vera e propria . Tutto a inizio Sabato mattina , non troppo presto perché qualcuno preferisce dormire la mattina , alle 10,30 sono venuti a prendermi a casa , Vito con la sua auto insieme a Giampi e Antonio per fare poi tappa all'autogrill  di Duino dove dovevamo incontrare Stefano Andrea e Lucio ma anche loro causa sonno mattutino dovevano ancora fare benzina quindi appuntamento rinviato . Noi abbiamo preso l'autostrada per Venezia di seguito direzione Romea e siccome Vito a una guida assolutamente rigorosissima , quasi da ninna nanna gli altri hanno fatto in tempo a raggiungerci verso Chioggia dove abbiamo fatto sosta per un frugale pasto al sacco , qualche bisognino e via fino a destinazione . Dopo la sistemazione in albergo ed incontrato gli altri componenti della squadra , Toni , Bruno Neri , il DS Marzi , Marino il Wilierista Davide con la sua compagna Paola , persona molto simpatica , il loro amico Manuel ed altri Gentlemen che non conoscevo .  Ritirato il pacco gara giro alla fiera  come al solito molto ricca , parecchi stand e moltissimi prodotti interessanti e senza accorgersi arriva l'ora del ritrovo per la cena ed il brindisi , 19,30 . Velocemente mi procuro alcuni integratori che mi mancavano e via verso l'Hotel con tappa obbligatoria sotto uno stand dove lanciavano magliette e grappoli , messo in borsa tutte quelle che stavano e finalmente cena , fame tantissima . L'antipasto scarno ma buono , verdure varie , tutto il resto una delusione riso al pomodoro di qualità scadente e coda di rospo pessima , gratinata alla candeggina . Unica nota positiva il magnum offerto dal DS per brindare alla gara ed il prosecco offerto da Stefano . Il giorno e giunto finalmente non vedevo l'ora , sveglia alle 4,04 non per il suono del mio cellulare ma per una scossa di terremoto che purtroppo a svegliato tutta la regione e non solo , con trepidazione per eventuali tragiche notizie mi preparo per affrontare una lunga e spero bellissima giornata . Aprendo la finestra della terrazza l'aria fredda del mattino mi fa decidere di indossare un maglione vecchio che avevo portato in caso di basse temperature , assonnato mi avvio verso la sala da pranzo per la colazione dove c'è un mesto via vai di Gentlemen e Wilieristi assonnati . Ore 05,20 ritrovo davanti all'Hotel per foto scaramantiche (casomai qualcuno si perdesse testimonierebbero che c'era) e via verso le rispettive griglie . Come al solito sono solo, griglia gialla il resto del gruppo sparpagliati chi nella bianca , Vito , Andrea , Stefano chi nella blù Toni , Giampi  il resto nella rosa e arancione . Dopo un'ora circa finalmente partenza , un fiume di ciclisti che si riversa sul percorso e uno spettacolo bellissimo , a detta di Paola che stava guardando il suo Davide partire , una bellezza ed una emozione fortissima che coinvolge ( chissà che il prossimo anno non la vedremo insieme a noi nel gruppone) . Fino al trentesimo km come al solito a tutta ma senza nessun problema arrivando ai piedi della prima salita con 39 di media , credevo di rischiare il piede a terra invece l'intasamento pensato non c'era e facendo qualche zig zag ho continuato tranquillamente guardandomi sempre in giro per vedere se trovavo qualche Gentlemen ma nessuno era all'orizzonte . Da qualche giorno soffrivo di mal di schiena e prima di partire mi sono preso un antidolorifico e pregavo che il dolore arrivasse più tardi possibile almeno il tempo di rendermi conto che stavo andando bene , cioè almeno oltre il Pugliano . Speranze inutili già prima del Ciola si è fatta sentire con insistenza lanciandomi insulti a non finire e li è cominciata la preoccupazione di non raggiungere l'obbiettivo , migliorarmi , ma siccome sono uno che non molla  avanti imperterrito . Sul Ciola il mitico ristoro abusivo dove il DS è stato "costretto contro la sua volontà"a fare una lunga e sostanziosa tappa, il profumo era invitante ma la voglia di fare il tempo era superiore così avanti . Prima del Barbotto a cominciato anche a piovere ed avevamo fatto "solo" 85 km e ne mancavano ben 120 , pensate passarli tutti sotto la pioggia e con molte discese da fare oltre ai 6 colli da scalare non sarebbe stato divertente e non avevo nemmeno portato la mantellina visto che le previsioni davano pioggia nel pomeriggio  . Avanti ugualmente e via verso il traguardo lontano , dopo qualche km per fortuna a smesso di piovere ed intanto si avvicinavano le due salite più lunghe e la mia schiena era incazzatissima se avesse potuto strozzarmi ed andarsene l'avrebbe fatto volentieri . Fortunatamente non mi sono mai trovato solo ma sempre in gruppo ed arrivati al bivio con il corto decido di fare una mini tappa per rifornirmi di acqua , sto per partire e sento "Umberto", mi giro e chi mi trovo affianco finalmente una faccia amica , Davide il Wilierista , che spingendo alla grande mi ha raggiunto . Speravo di fare un pezzo di strada con lui ma mi giro ed è già sparito , cavolo dico è una scheggia , parto tiro più che posso per raggiungerlo ma anche se discesa , niente , penso "troppo forte per me lo saluterò all'arrivo . Proseguo con tranquillità sul Tiffi quindi sul Pugliano dove nuovamente sento una voce che scandisce il mio nome , mi giro ed è nuovamente lui , il Wilierista di Muggia , che credevo fosse scappato via al rifornimento ed invece si era fermato , due chiacchiere e via questa volta per sempre . Affranto per essere rimasto ancora una volta solo mi avvio verso il sesto colle , il più alto , e nuovamente mi sento chiamare , gioiosamente mi giro e chi ti vedo Giampi che anche lui si era fermato al ristoro del bivio ma era solo "e Toni chiedo" se avanti scadenado , cavolo penso è veramente in forma e se arriva molto prima di noi ci prenderà per il culo fino alla prossima 9colli . Arriviamo insieme in cima al Pugliano e nel frattempo a metà salita aveva ricominciato a piovere e questa volta piuttosto bene  ma io quando vedo la strada scendere non riesco a trattenermi e spingo a tutta anche sul bagnato  mentre Giampi più prudente di me oltre alle gambe in quei frangenti usa anche la testa , io no quindi lo stacco , tanto poi mi raggiungerà in salita . Inizia il passo delle siepi e a smesso di piovere , non vedo ancora Giampi ma in direzione opposta alla mia chi ti vedo , Tony che scende , cavolo ha già finito ed e ritornato a riprenderci per farci compagnia e foto insieme all'arrivo !!!!! Niente di tutto questo , si è spremuto talmente tanto che un sacco di crampi lo hanno costretto a cambiare senso di marcia ed a provare un nuovo record in senso contrario..................riuscendoci anche , un fenomeno solo lui può fare certi record 6,44 nel lungo . A quel punto mancava solamente l'ultimo ostacolo , il Gorolo . Per arrivarci a fine discesa ho trovato un gruppo di una decina di elementi ai quali si è aggiunto un altro di una trentina scortati da una moto , già noi andavamo piuttosto veloci ma dietro moto si filava , e ci ha portato fino ai piedi dalla più temuta salita , un po per le pendenze ma soprattutto perché arriva dopo 170 km . Ero piuttosto stanco la schiena gridava vendetta (alla Sportful se si vendica sono cazzi) ed arrivato inconsapevolmente in cima ho chiesto innocentemente al mio vicino di salita quando sarebbe arrivato il pezzo duro , lui stupito mi risponde "lo abbiamo appena fatto" , non vi posso spiegare la gioia provata guardando il ciclocomputer , mi segnava una media di 23,6 km/h , pur sapendo che il risultato finale sarebbe stato diverso dal risultato del mio sapevo anche che da li in poi avrei potuto solo che migliorarlo quindi mi sono solo preoccupato di recuperare su di un gruppo  davanti a me per poter arrivare al traguardo spingendo più possibile . Gli ultimi 20 km li ho fatti a 37 di media , più spingevo e più piangevo dalla felicita sfogando tutta la tensione della gara , della vigilia e di tutto quello che mi passava per la testa e nell'istante stesso che ho tagliato il traguardo la prima cosa che ho detto è "Barbara ti AMO" perché è grazie a lei se faccio tutto questo , è grazie a lei se arriverà il Prestigio , lei che mi da una serenità infinita lei che mi da gioia immensa lei che mi sostiene e mi sprona a provarci fino in fondo GRAZIE GRAZI GRAZIE . 8.19 tempo fantastico , tutto molto bello con dei compagni grandissimi grazie anche agli allenamenti fatti con loro , Non ho messo le foto di tutti perché on ci sono ancora . Mandi Mandi alla prossima
Sabato a fare la spesa

Sabato a cena scarsa ma divertente

Questo non poteva mancarci

Si parte

martedì 15 maggio 2012

Eccomi "pronto" Novecolli arrivo

Oggi ultimo allenamento in vista di una tra le più belle granfondo , insieme alla Dolomiti secondo me , del circuito del Prestigio la Novecolli di Cesenatico . Manifestazioni veramente eccezionali , organizzate alla grande dove oltre all'aspetto agonistico ci si trova immersi in una grande festa ciclistica dove tutto è bello e ogni anno comunque sempre nuovo , nuove emozioni nuove sensazioni anche se vissute già molte volte . Sono pronto , non so se a sufficienza ma sono sicuro che mi divertirò , lo spirito reggerà alla grande fino alla fine spero che la schiena faccia altrettanto . Questa mattina sono partito già con un leggero fastidio ( purtroppo soffro di ernia) il tempo non mi dava molte speranze di migliorare visto che soffiava un vento piuttosto sostenuto e avrei dovuto sicuramente fare fatica . La meta , Slovenia , dove si pedala con più tranquillità e decido strada facendo di dirigermi verso Senasece  fino a Postojna e rientrare da Pivka . La giornata si presenta con uno splendido sole quindi decido di vestirmi leggero , con la mia bellissima e unica , divisa Rosa Giro(grazie Cec) strada facendo però mi accorgo che non era sufficiente soffiava un vento fastidiosamente freddo , migliorerà ma solo dopo Pivka . Non conoscendo le strade secondarie ho fatto tutta statale , un continuo saliscendi e con il vento in faccia non è divertente quando scendi non riesci a spingere e quando sali fai molta fatica a mantenere un ritmo decente . Dopo Pivka per fortuna protetto dalle colline circostanti il vento mi ha concesso qualche km di tregua dandomi il piacere di sentire finalmente il calore del sole sulla pelle , sensazione che mi ha piacevolmente rinvigorito aiutandomi ad arrivare a casa con piacere e poco stanco pur dopo quasi 100 km quasi tutti controvento . Adesso vedremo i prossimi 205 Mandi Mandi a tutti e forza Gentlemen

giovedì 10 maggio 2012

Nove colli arriviamo

Primo ristoro carboidrati e proteine per gli ultimi km

L'orso no gaveva il coraggio de guardarne 

Fisicamente no reggeva il confronto
In vista della Nove Colli proviamo ad allenarci come fosse una granfondo normale con relativi ristori , con Vito Toni e Marco , triatleta in procinto di affrontare un ironman ( non lo invidio) ci siamo trovati questa mattina a Basovizza , in programma c'era un giro tosto con ascesa da dietro sul Nanos ma per problemi termoidrici di Toni si è deciso per un giro più "soft", Trieste Pivka Masun . Partenza 08,30 e subito velocità sostenuta , io a fare andatura e dopo 15 km all'imbocco della salita di Auremiano  29,5 di media . Sulla salita Vito Toni e Marco avanti ed io dietro con il mio passo , più lento ma costante fino a raggiungere Vito mentre Toni e Marco ci aspettavano in cima e si lamentavano dei pochi secondi avuti per riprendersi dallo sforzo , a Toni uscivano le barrette dalle orecchie . Da li alla salita di Masun è stato abbastanza semplice aiutati dal fatto che ci siamo fermati a fare acqua rubandola dalle fioriere del cimitero di Pivka , qualcuno ha preferito quella dei crisantemi contenente più maltodestrine . Dopo il riforniamo si filava come missili e la salita di Masun è arrivata così velocemente che abbiamo dovuto rallentare per non arrivare troppo presto in cima , 10 km abbastanza tranquilli con pendenze leggere , peccato che la strada per almeno 5 km era molto rovinata . In cima primo ristoro con birra freschissima offerta da Marco e Toni , purtroppo non avevano gli gnocchi ed abbiamo dovuto pranzare con barrette , che Toni adora , e fruttini . Il ritorno l'abbiamo fatto a velocità sostenuta con cambi regolari , dopo Pivka Vito si è incollato dietro un camion perché dice che il carburante è meglio dei carboidrati , spingi che è un piacere e quando tossì è come effetto turbo . Nella valle dei pomi abbiamo fatto la differenza , cambi ogni 500 mt con media di 38,2 e li io mi sono cotto , quando siamo arrivati a Matavun le mie gambe mi hanno mandato a fan.....lo , per fortuna il secondo ristoro era vicino a Kozina un altro mezzo di biondona fresca e ristoratrice io , Toni e Vito non anno resistito e sono andati in doppia . Quella superbionda a fatto in modo che potessi arrivare a tutta fino a Basovizza , punto d'arrivo , bella corsa e grandi compagni