Ridley Noah

Ridley Noah
QUESTO E' IL MIO GIOIELLINO BELLA E POSSIBILE

domenica 22 luglio 2012

Il mio PRIMO PRESTIGIO grande felicità


Questo è il risultato di tutta la mia avventura 





Eccomi nuovamente a raccontarvi l'ultima avventura del mio Prestigio , questa volta è stata proprio un'avventura . Dalla Sportful non pensiate sia stato fermo , qualcosa ho fatto , poco perché ho lavorato troppo , ma a sufficienza per arrivare all'appuntamento di Treviso dove mi aspettava "La Pina" . Ultimo appuntamento del mio viaggio verso quel tanto desiderato Prestigio . A differenza delle precedenti granfondo mi sono avvicinato alla gara con assoluta tranquillità , consapevole che sarebbe stata una passeggiata , sicuro di arrivare alla fine e di superare quell'ultima linea senza nessuna fatica mentale e nemmeno fisica , mi ero preparato bene , fisicamente ok . Purtroppo come al solito ero solo , arrivato al ritiro pacco gara incontro il ds che faceva "pubbliche relazioni" e si divertiva a farsi pubblicità , un saluto un in bocca al lupo e appuntamento a fine gara . Nel pacco gara era inclusa una maglia tecnica che , in memoria di Andrea Pinarello avremmo dovuto indossare in gara , così avrei fatto con vero piacere . Verso le 07,00 ero  in griglia  , pronto per l'ultima fatica con in tasca una copia gigante dello scudetto del prestigio , pronto a sfoggiarlo per le foto all'arrivo , il tempo bello , splende il sole e si preannuncia una bella giornata . La partenza ritarda un po per l'attesa di Giovanni Pinarello che voleva personalmente dare lo start . Finalmente alle 08,00 si inizia , la partenza come al solito è a tutta ma il gruppone a differenza di molte altre volte non si sgrana , si viaggia abbondantemente oltre i 40 km/h e grazie ai soliti idioti che vogliono stare avanti ma non sanno stare in bici , parecchi grovigli di bici e corpi ammaccati , tre volte dietro a me ho sentito il carbonio incazzarsi ed i proprietari urlare per il dolore o la rabbia . Alla prima salita sono arrivato con 43 di media ma ugualmente ho rischiato di mettere il piede a terra causa un ingorgo pazzesco . Il traffico e proseguito quasi fino alla divisione dei percorsi dove circa la metà ha deciso di non fare troppo fatica , inizia il Praderadego e si comincia a sudare anche se il tempo cominciava a peggiorare , nuvole preoccupanti e vento si facevano sempre più insistenti ed a circa 2 km dal GPM ha cominciato a piovere , prima piano poi sempre più forte fino a trasformarsi in grandine . Fortunatamente il ristoro era vicino ed ho potuto ripararmi ed evitare una parte della grandine che sulla pelle faceva male . Avevo la mantellina ma faceva freddo e per evitare di raffreddarmi troppo mi sono dotato di un sacco di immondizie , vuoto naturalmente , recuperato al ristoro e dopo averlo adattato , anche se la pioggia non cessava , dopo una quindicina di minuti , mi sono comunque "lanciato" in discesa dove per la prima volta non ho usato i pedali ma solamente i freni , era molto ripida ma piena di detriti , sabbia foglie ramaglie e tutte le schifezze possibili , una sofferenza enorme durata parecchi km . Finita la discesa (ma non la pioggia) un lungo tratto di pianura mi ha fatto respirare un po , trovato un buon gruppo ci siamo lanciati a tutta verso la successiva salita del monte Tomba , guidati da un asiatico ( non si capisce sono tutti uguali ) che andava forte , il gruppo andava d'accordo ci davamo il cambio ma era comunque difficile stare a ruota , con gli occhiali non si vedeva niente e senza nemmeno per la sporcizia che ti arrivava in viso , strada facendo abbiamo raccolto altri ciclisti il gruppo si faceva sempre più numeroso ed anche qui arrivati quasi all'imbocco della salita un tonfo scuote la concentrazione e urla rompono il silenzio della fatica , in rettilineo solo un imbranato poteva causare una caduta , per fortuna ero davanti a tirare e mi sono salvato anche questa volta . Inizia ed io comincio ad avere problemi con la catena , mi salta e non mi fa salire regolare , mi fermo più volte nel tentativo di sistemare il cambio ma senza risultato , spero arrivando al ristoro di trovare assistenza ma purtroppo niente , molti lamentavano problemi ma senza soluzione . In discesa con quel tempaccio pedalare era impossibile visto che tirare i freni era obbligatorio ed a fine discesa ci sarebbe stata l'assistenza . Il monte Tomba in salita non rispecchia il nome che porta ma una volta scollinato ed imboccata la discesa , un ecatombe di camere d'aria , centinaia di ciclisti intenti a ripararle o fermi a causa di cadute , mai visto una discesa con così tanti ciclisti fermi . Finalmente l'assistenza (intasata id bici da riparare) e per fortuna i bravi meccanici Pinarello sono riusciti a capire il problema , una maglia si incastrava e la faceva saltare , riparato il danno via verso la Presa 13 ma dopo pochi km chi ti incontro fermo per strada , Travo che , dopo aver cambiato per la seconda volta la camera , ripartiva perplesso . Mi sono fermato ad aspettarlo e per un po abbiamo fatto strada assieme fino a metà salita dove gli è scoppiato addirittura il copertoncino , fermi nuovamente per cercare di porvi rimedio ma niente senza soluzione se non l'assistenza che però era posta in cima al GPM . Non  potendo fare niente l'ho lasciato insieme a Bortolotti che nel frattempo ci aveva raggiunto e sono partito alla conquista del mio prestigio . Da li in poi solo pianura , nelle gambe avevo ancora parecchio visto che per forza maggiore mi sono fermato parecchie volte e solo ho cominciato a spingere , raggiungendo e portandomi dietro altri sei , ci davamo il cambio ma non tutti accettavano di darci una mano , quando toccava a me per parecchi km portavo il gruppo oltre i 43 km/h e quando mi defilavo per il cambio ricevevo i complimenti di quello dopo di me "bella gamba complimenti" e così fino sul traguardo dove mi sono defilato per farmi fotografare solo con la stampa dello scudetto del prestigio sul petto orgoglioso di aver raggiunto quel traguardo tanto desiderato negli anni . Un GRAZIE ENORME alla mia compagna Barbara per avermi supportato in questa mia avventura , un grazie anche a tutti quelli che in qualche granfondo mi ha accompagnato , grazie ai Gentlemen Trieste che mi ha accettato nel Team e grazie a Davide Zugna (Bastianella31) che mi ha lasciato il posto nel team e mi ha fatto conoscere amici ciclisti e strade molto belle dove ho potuto allenarmi per affrontare questa avventura   

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